In un momento in cui ci troviamo tutti ad affrontare una crisi senza precedenti, le tecnologie Cloud stanno giocando un ruolo fondamentale nel dare supporto e continuità alle organizzazioni sanitarie, medici e ricercatori che sono in prima linea al servizio delle persone colpite dal COVID-19 e collaborano per trovare una cura.

Le organizzazioni sanitarie si stanno adattando infatti, creando nuovi canali per individuare diagnosi e offrire assistenza a chi è in quarantena oltre che per migliorare la ricerca. Vi riporto alcuni esempi trovati sul Blog AWS di come alcune organizzazioni sanitarie stanno utilizzando il cloud per migliorare i servizi e i risultati ai pazienti:

Consultazione medica da remoto.
Per evitare l’affollarsi negli ospedali e strutture mediche assistenziali, sono molti i medici che stanno fornendo assistenza e consultazioni via video. Sfruttando l’Intelligenza Artificiale si possono valutare i sintomi e fattori di rischio, ma anche monitorare i pazienti positivi in quarantena tramite telemedicina. Servizi come Amazon Connect, Amazon Lex e Amazon Polly aiutano gli operatori di call center a gestire i picchi di telefonate.

Analisi predittiva dei dati.
Ma il supporto più grande del cloud AWS all’emergenza Covid-19 riguarda l’analisi dei dati: «oltre 2.000 exabyte di dati sanitari vengono generati ogni anno e vengono spesso archiviati in posizioni separate e non connesse. Ottenere approfondimenti collegando i dati COVID-19 ci aiuterà a comprendere la malattia e ad aiutare meglio le persone e gli operatori sanitari a evitare i peggiori impatti dell’epidemia.» Amazon SageMaker, Amazon QuickSight sono solo due degli strumenti AWS che possono rendere possibile l’analisi predittiva dei dati.

Come mai prima d’ora, la tecnologia può davvero aiutarci con la ricerca e contribuire ad affrontare questa emergenza mondiale. Distanti ma uniti.